Nella filosofia del naturismo, che porta centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo a vivere completamente svestite le esperienze della socia-lità soprattutto in un contesto balneare e vacanziero, c’ è una dimensione spirituale che accompagna quella corporale: il senso di una correlazione tra sé e le cose, che porta a spogliarsi e sentirsi parte integrante del tutto, recuperando un rapporto immediato, senza più filtri, con gli elementi e la natura. Il fenomeno, che in Italia coinvolge circa 250mila persone, tra naturisti affiliati a un’ associazione (alcune migliaia) e nudisti spontanei, sta via via prendendo piede, sebbene da noi manchi ancora una legislazione nazionale che disciplini la pratica. Al momento solo sei spiagge libere sono state autorizzate dai Comuni come destinazione naturistica – Capocotta a Ostia, il Nido dell’ Aquila a San Vincenzo (Livorno), Acquarilli all’ Isola d’ Elba, Lido Le Morge a Torino di Sangro (Chieti), la Spiaggia del Troncone a Marina di Camerota (Salerno) e la spiaggia di Gela in Sicilia- e soltanto cinque Regioni (Piemonte, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e Abruzzo) hanno emesso una legge regionale per la promozione del turismo naturista.
Al contempo però sono fioriti villaggi e camping naturisti privati (riconosciuti come “terreni certificati” sono undici), diventati più meta di turisti dal Nord Europa.
Tra questi ricordiamo il Physis (Mazara del Vallo, TP), unica struttura naturista siciliana, convenzionata con alcune delle associazioni naturiste più importanti in Italia e all’estero.
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Nudisti in Italia, tutta la verità: “In spiaggia senza costume anche donne islamiche e preti cattolici” – Libero Quotidiano http://www.liberoquotidiano.it/news/lifestyle/13224378/naturismo-spiagge-italiane-nudisti-donne-islamiche-preti-cattolici-.html